Resp. sanitaria

RESP. SANITARIA - StarBene, "L'infermiera mi ha insultata e strattonata".

StarBene n° 36 del 22.08.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.
L'infermiera mi ha insultata e strattonata

È successo in ospedale, dopo un intervento. L'ha fatto per costringermi (riuscendoci) a mettere il catetere vescicale, dato che avevo bagnato il letto. Vorrei denunciarla...

(da Starbene n° 36 del 22.08.2017, pag. 8)

«Costringere altri a fare, tollerare od omettere qualcosa, usando la violenza o le minacce, è reato. Non è necessaria una vera e propria violenza fisica, né un’esplicita minaccia: bastano comportamenti prepotenti», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova«La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito il 30 giugno scorso che

la violenza privata è ravvisabile anche nel caso in cui si tratti di «violenza impropria», ovvero ogniqualvolta venga in qualche modo coartata la volontà altrui (Cass. Pen., Sez. V, Sent. n° 29261/2017). Nel tuo caso, se l’infermiera ti ha afferrata con la forza e ti ha rivolto frasi intimidatorie per indurti a obbedirle, si è resa responsabile di questo delitto (art. 610 C.P), usando per di più mezzi che hanno minato la tua libertà di determinazione. Peraltro, dato che eri allettata, potrai denunciare l’infermiera anche con le aggravanti della minorata difesa, della violazione dei doveri dell'incaricato di pubblico servizio e dell’abuso del rapporto fiduciario creatosi in ospedale col personale paramedico. Senza il tuo consenso, infatti, l'infermiera non avrebbe potuto obbligarti all’applicazione del catetere, mancando da un lato uno stato di necessità e non potendo dall'altro giustificarsi con la ‘scriminante’ dell'adempimento del suo dovere (Cass. Pen., Sent. n° 38924/2015)»

 

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