Resp. sanitaria

RESP. SANITARIA - StarBene, "Come cambiano le visite fiscali?".

Scritto da Avv. Salvatore Frattallone. Pubblicato in RESPONSABILITÀ SANITARIA

StarBene n° 37 del 29.08.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

COME CAMBIANO LE VISITE FISCALI?

Negli ultimi 3 anni sono aumentate dell'11,9% le assenze per malattia nel pubblico impiego. 
Chi si assenta di più? Nel settore pubblico il 57% dei dipendenti è stato malato almeno una volta in un anno, contro il 38% del privato (dati 2015).

(da StarBene n° 37 del 29.08.2017, pag. 10)
>>> Risponde l'Avv. Salvatore Frattallone - Avvocato del Foro di Padova

«Dal 1° Settembre, a controllare le assenze per malattia sarà solo l'Inps, anche per i dipendenti del settore pubblico, e non più le Asl.
Verrà creato un polo unico gestito dall'Istituto di previdenza, nelle cui banche dati affluiranno le migliaia di certificati dei lavoratori di tutti i settori. Obiettivo:

centralizzare i controlli, evitare che in Asl a corto di medici fiscali le visite si traducano in nulla di fatto, come è successo in passato, e dare una stretta a falsi malati.
Su tutto il territorio italiano entrreranno in azione ben 1300 medici convenzionati con l'Inps, ma l'istituto potrà assoldarne temporaneamente altri, mentre sono previsti soldi exstra in busta paga per quelli del polo unico che faranno più visite e per chi beccherà più "furbetti" della malattia.
Per smascherare certificazioni mendaci, anche le fasce di reperibilità diventeranno omogenee per tutte le categorie di lavoratori: probabilmente 6-7 ore giornaliere (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18) già previste nel pubblico, rispetto alle 4 del privato.
L'inps potrà inoltre eseguire la visita fiscale sin dal primo giorno di malattia e farne più di una nel corso dello stesso periodo di assenza, anche in giornate un tempo "franche" come sabato, domenica e festivi, compresi Natale, Capodanno e Pasqua. Insomma, tempi duri per i furbetti del fine settimana o del ponte "strategico".
Ai medici fiscali dell'Inps spetterà il compito di constatare lo stato morboso e la prognosi e se reputano che quest'ultima sia eccessiva, potranno ridurre i giorni di malattia.
In caso di mancata reperibilità al momento del controllo domiciliare, al lavoratore verrà fissata una visista ambulatoriale e, se l'assenza non è giustificata, gli potrà essere decurtata del 100% la retribuzione per i prima 10 giorni di malattia e del 50 % quella delle successive giornate.»

 

 

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