Resp. sanitaria

RESP. SANITARIA - StarBene, "Mentire a un medico del Pronto Soccorso è reato?".

Scritto da Avv. Salvatore Frattallone. Pubblicato in RESPONSABILITÀ SANITARIA

StarBene n° 45 del 24.10.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.
MENTIRE A UN MEDICO DEL PRONTO SOCCORSO E' REATO?
Mi sono slogata una caviglia sulle scale di casa, ma al pronto soccorso ho riferito di essere scivolata nel bagno dell'ospedale, mentre ero in visita a un'amica ricoverata.
(da StarBene, n° 45 del 24.10.2017, pag. 12
"Si: ingannare il medico, fornendogli false notizie sulla dinamica e/o simulando sintomi non veritieri, è punito dagli artt. 48 e 479 del codice penale", spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova. "Al pronto soccorso,
siamo tenuti a raccontare la verità sui fatti antecedenti le lesioni e quindi ad avere un dialogo collaborativo con il medico, scandito dalle "presunzione di sincerità": ciò significa che il sanitario deve credere al paziente "sino a prova contraria" e che, proprio partendo dalla sintomatologia lamentata e dalla natura e dalla tipologia della patologia per cui ci si rivolge a lui, può orientarsi verso cure appropriate. Se, mentendo, dichiariamo una causa difersa delle lesioni alteriamo il rapporto di "alleanza terapeutica" tra medico e paziente e per questo rispondiamo in prima persona del reato di "falso per induzione", ovvero di aver fatto cadere in errore il sanitario nelle sue valutazioni diagnostiche e terapeutiche. Peraltro, non si tratta della forma più lieve di falso previsto dall'articolo 483 del codice penale ma, come stabilito anche dalla Corte Suprema, di un delitto più grave, ovvero quello di falso ideologico, e si rischiano da 1 a 6 anni di carcere".
 

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