Privacy

PRIVACY - Relazione annuale 2013, Soro: molte le problematicità della data retention

 Relazione Annuale 2013

Il Garante per la protezione dei dati personali ha illustrato la Relazione Annuale 2013 in Sala Koch, a Palazzo Madama, lo scorso 10.06.2014.

Dinanzi al Presidente del Senato, Pietro Grasso, e alle Autorità civili e militari, Antonello Soro ha dedicato gran parte del suo intervento alla questione della Data Retention, ovverosia alla problematica della conservazione, da parte dei provider, dei dati di traffico internet e nelle altre comunicazioni telefoniche ed elettroniche. 
A Palazzo Madama è stato presente anche l'Avv. Salvatore Frattallone, membro della Commissione che ha redatto il Codice Privacy per Avvocati ed Investigatori privati autorizzati, in vigore dal 01.01.2009. 

Il Presidente Soro, inoltre, si è soffermato su vari profili, dal cyberbullismo nei social network, alla profilazione e al  telemarketing c.d. selvaggio, dalla disciplina dei Data Breach alla pubblicazione online dei dati dei dipendenti, dall'autonoleggio (Event Data Recorder) alla videosorveglianza in ambito privato (grande distribuzione, con servizi illegali di antitaccheggio), dai sistemi di Mobile Payment agli archivi storici dei quotidiani online, dal fascicolo sanitario elettronico alla pubblicazione delle ordinanze per il t.s.o., dai trattamenti per trapianti sperimentali agli esami svolti per accertare l'assenza di tossicodipendenza, dall'impiego di dati biometrici per il controllo di insegnati nelle scuole alle webcam negli asili nido, da sistemi di videosorveglianza installati da questure su abitazioni private ai verbali d'invalidità ai fini di accesso nelle z.t.l., dalle intercettazioni ai dati biometrici dei clienti raccolti da promotori finanziari, dalle telefonate preregistrate per finalità di recupero crediti alle tutele per prevenire le frodi assicurative, dal redditometro al condominio, dalla deindicizzazione dei motori di ricerca alla sicurezza cibernetica, dal furto d'identità alle grandi banche dati pubbliche, elettorali e fiscali, con compiti di trasparenza che segnalano non poche problematicità, ivi compresi i profili di spionaggio delle comunicazioni telematiche e telefoniche di italiani effettuato dalla NSA. 

Una parte della Relazione è stata dedicata alle libere professioni e, in particolare, all'attività forense e a quella investigativa. 

Segnatamente Soro ha richiamato l'attenzione sulle seguenti  questioni:
• dell'inoltro di comunicazioni a persone sul luogo in cui lavorano e presso la loro residenza; 
• del trattamento di dati personali in giudizio, laddove l'interessato sia un'impresa commerciale, nella veste di persona giuridica; 
• della produzione di documenti in causa, in riferimento alla loro validità, all'efficacia e all'utilizzabilità, ove essi siano stati acquisiti e/o comunque trattati, in modo non conforme alla legge o a regolamenti;
• del trattamento dati eseguito nella sola fase stragiudiziale cui non segua il giudizio, secondo quanto previsto dal Codice di deontologia e buona condotta per il trattamento dei dati personali effettuati per svolgere investigazioni difensive;
• dell'accesso a dati detenuti da terzi, se svolto per finalità di difesa, in particolare per il casellario giudiziario chiesto dal coniuge della separanda nonché per il mancato riscontro dal gestore d'un portale web in ordine a un utente del servizio di comunicazione elettronica;
• dell'accesso agli atti della P.A., nell'ambito delle indagini difensive volte alla raccolta di dati sensibili presso un nosocomio funzionali alla difesa in sede penale dell'imputato, già condannato in primo grado;
• della producibilità, in sede di procedimento disciplinare a carico di un Avvocato, di atti e documenti  (querele ed esposti) contenenti dati dell'interessata che di detta procedura era la proponente;
• della produzione in una causa, a tutela di una professionista, di documentazione (cartelle cliniche). 

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