INVESTIGAZIONE PRIVATA - Il rintraccio del debitore, tra informazione e investigazione.
IL RINTRACCIO DEL DEBITORE, TRA INFORMAZIONE E INVESTIGAZIONE
(su Credit Village magazine, il Villaggio per la gestione del credito, Anno 7, n. 3, maggio-giugno 2012)
Il rintraccio del debitore è uno dei cardini della tutela del credito. Ne parliamo con l’Avv. Salvatore Frattallone, cassazionista del Foro di Padova, consulente legale di P&P Investigazioni.
Perché il rintraccio del debitore è sempre più utilizzato da banche e finanziarie?
«è una duplice risorsa, in sede di recupero del credito. In fase stragiudiziale, per rinvenire fisicamente il debitore e porre in essere forme legittime di sollecito di pagamento, se non addirittura la transazione. In fase contenziosa, è prodromico alla notifica di atti giudiziari ed esecutivi, se l’inadempimento persiste».
Incontrano maggiori ostacoli gli istituti di credito che non adottano tale rimedio?
«Se i mezzi a loro disposizione si riducono alla consultazione del “dati freddi”, diventa complicato reperire sul territorio l’insolvente, che non ha interesse a rendersi “aggredibile”».
Lei accenna ai “dati freddi”, può chiarire il concetto?
«L’espressione attiene al complesso d’informazioni tratte incrociando atti di persone fisiche e giuridiche: una mera attività passiva. La presa visione, anche telematica, di documenti del registro imprese, bilanci, documenti anagrafici, visure catastali o di altri pubblici registri fornisce dati isolati, statici, frammentari e obsoleti. Se così limitata, la riscossione è spesso già compromessa.
Esiste dunque anche un “dato caldo”?
«Sì, è il frutto dell’efficace azione dell’investigatore privato che, acquisite ulteriori notizie, tende – in base a capacità ed esperienza – a confermare o smentire il dato freddo, a ricercare il debitore magari irreperibile, a ricostruire le sue attuali disponibilità. Con l’aumento delle “sofferenze”, è vincente la strategia creditizia che miri a queste indagini».
L’argomento è molto tecnico e articolato!
«è decisivo il passaggio dall’esame di documenti all’attività c.d. info-investigativa, ai fini del contenzioso: in primis sopralluoghi, interviste e osservazioni».
Lo stesso vale anche per individuare datori di lavoro del debitore?
«Se il creditore fornisce la busta paga (raccolta alla stipula) al detective autorizzato, questi verifica e aggiorna le notizie, individuando l’eventuale nuova attività lavorativa del debitore. Il creditore potrà poi optare per soluzioni bonarie o per l’esecuzione presso terzi».
Si potrebbe parlare di una sorta di ritorno economico per i creditori?
«Per non frustrare le ragioni creditorie, vanno dedicate delle risorse al recupero, anche giudiziale, del dovuto. Il creditore è, per legge, tenuto a compiere quanto in sua facoltà per riscuotere il credito, a tutela dei suoi creditori presenti e futuri».