Resp. sanitaria

RESP. SANITARIA - Starbene, "Simulare un infortunio stradale è reato".

StarBene n° 6 del 24.01.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Una mia conoscente ha subìto un danno da incidente stradale e ora è casa in malattia. Ho il sospetto che abbia finto l’incidente. Nel caso, a quali conseguenze si espone?

(da StarBene n° 6 del 24.01.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 10) 

«Simulare un sinistro o un infortunio stradale per ottenere l'indennizzo assicurativo è un delitto previsto dall’art. 642 del codice penale e punito con la reclusione da 1 a 5 anni di reclusione. Se l’indennizzo è stato già incassato, la pena aumenta sino a 6 anni e 8 mesi», spiega Salvatore Frattallone, avvocato del Foro di Padova. «Si tratta di un reato di frode

che colpisce chi finge un’infermità, aggrava le conseguenze di una lesione prodotta da un infortunio o denuncia un sinistro mai verificatosi o precostituisce falsi elementi di prova. Perché il reato sia punibile, la Compagnia deve sporgere querela. La simulazione di sinistro stradale comporta anche conseguenze civili: bisogna risarcire il danno a chi ha indennizzato il falso danneggiato e obbligare quest’ultimo al pagamento di una multa (perché ha promosso il giudizio risarcitorio con dolo o colpa grave). È reato anche mentire all’assicurazione sostenendo che l’incidente è avvenuto in modo diverso dalla realtà oppure tacere, in sede di interrogatorio formale, una patologia preesistente. Il Giudice, anche tramite i periti, gli investigatori impiegati dalle Compagnie e altri testimoni, spesso smaschera il colpevole e lo denuncia in Procura della Repubblica». 

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