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RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Durante un colloquio di lavoro mi è stato chiesto di sottopormi ad esami medici. E' legale?"

StarBene n° 39 del 19 Settembre 2016 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone

Durante un colloquio di lavoro, il capo del personale mi ha chiesto la disponibilità a sottopormi a una serie di accertamenti medici, per escludere malattie gravi. É legale?

>>> Un’agenzia per il lavoro non può richiedere esami clinici ai candidati. Se lo fa e viene segnalata al Ministero del Lavoro, rischia la chiusura.

(da StarBene, n° 29 del 19.09.2016, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 12)

«No: nei tuoi confronti è stato commesso un illecito, che lede il diritto alla tutela della vita privata e la dignità della persona», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. «Il futuro datore di lavoro può raccogliere solo le informazioni indispensabili per accertare le tue attitudini professionali. 

Divieto assoluto, invece, di chiederti dati o accertamenti medici e di indagare sull’orientamento sessuale. Non ti può chiedere se soffri d’ansia, stress, depressione, disturbi del sonno, quali medicinali assumi, se hai fatto visite psicologiche/psichiatriche, se hai abortito, se fumi, consumi alcolici o assumi droghe, le tue abitudini alimentari o se hai mai pensato al suicidio. Non può chiederti neppure l’esame del DNA. Hai il diritto, anche se sei predisposta a malattie gravi o invalidanti, di essere assunta e lavorare senza subire discriminazioni, fino a che la malattia te lo consenta. La violazione del divieto è reato, anche se vi hai acconsentito. Puoi perciò rivolgerti a un giudice per ottenere al risarcimento danni (art. 15art. 15 D.L.vo n° 196/03)». 

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