Ord. forense

ORD. FORENSE - La Riforma Forense è legge.

ANSA: 21 dicembre, 16:42. Sì definitivo a riforma dell'Avvocatura

È l'ultimo d.d.l. approvato da Palazzo Madama

LA RIFORMA FORENSE È LEGGE!

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Il Senato approva per alzata di mano la riforma forense, che introduce una nuova disciplina della professione d'Avvocato.

Il testo, già approvato alla Camera, non è stato modificato ed è legge.

Si tratta dell'ultimo ddl approvato al Senato a fine legislatura.

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QUESTO IL TESTO OGGI APPROVATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA.

Sul punto - per taluni importanti aspetti previdenziali - si segnalano i seguenti odierni articoli di Cassa Forense:

1) L'ordinamento forense cambia (da CF NewsLetter n° 11 del 21.12.2012)

Il XXXI Congresso nazionale forense che si è svolto a Bari dal 22 al 24 novembre si è chiuso rispettando quelle che erano le attese della categoria. A grande maggioranza, l'Avvocatura si è espressa favorevolmente all'immediata approvazione della riforma professionale in discussione al Senato, una legge che gli avvocati aspettano ormai da decenni. Il testo contiene molte le novità, alcune particolarmente importanti sul fronte della previdenza. Un emendamento all'articolo 21 della riforma, infatti, introduce l'obbligatorietà dell'iscrizione alla Cassa forense per tutti i professionisti iscritti agli Albi indipendentemente dal reddito.

Entrando definitivamente a far parte dell'ordinamento professionale, laprevidenza smette di essere relegata al ruolo di istituzione che eroga servizi condizionati al reddito ma diventa bene comune. La tutela previdenziale e assistenziale, assicurata da una gestione autonoma e indipendente di categoria, è un diritto di tutti gli avvocati iscritti agli albi e in questo senso le nuove disposizioni, prevedendo l'automaticità dell'iscrizione all'albo e alla Cassa forense, pongono fine al regime ibrido dell'avvocato iscritto alla gestione separata Inps, il quale sottrae risorse alla categoria e rinuncia ai benefici dell'appartenenza al fondo professionale. Grazie al nuovo emendamento, lo statuto dell'avvocato si completa con la posizione di iscritto allaCassaforense. Ciò rafforza non soltanto le posizioni individuali e quelle delle famiglie degli avvocati ma anche la posizione della Cassaforense stessa, che in ragione della sua appartenenza all'ordinamento professionale allontana da sé ogni sconsiderato tentativo di soppressione o di inglobamento in enti sottratti alla gestione diretta della categoria in funzione dei propri interessi. La legge in approvazione autorizza Cassa forense a regolare la gradualità dell'inserimento di quanti, nonostante l'iscrizione all'albo, non raggiungevano i redditi minimi necessari per essere iscritti alla Cassa. Ciò si realizzerà mediante la disciplina di una contribuzione d'ingresso che non penalizzerà i singoli e consentirà loro di crescere nella professione e nella società, anche con l'ausilio degli aiuti messi a disposizione dalla fondazione. La legge in approvazione assoggetta il reddito delle società professionali alla contribuzione previdenziale e risolve quindi un'importante problematica che ancora non è stata pienamente chiarita per le altre professioni. La legge in approvazione renderà chiaro anche il regime delle incompatibilità della professione, eliminando l'anomala figura dell'avvocato che rimane iscritto all'albo anche se è dichiarato incompatibile ai fini previdenziali. Se c'è obbligo di iscrizione alla Cassa per gli iscritti all'albo, ci sarà obbligo di cancellazione dall'albo per quanti sono dichiarati incompatibili dalla Cassa.

(di Alberto Bagnoli, Presidente di Cassa Forense - da ItaliaOggi del 13/12/2012)

2) Tutti iscritti a Cassa Forense? (da CF NewsLetter n° 11 del 21.12.2012)

Il dilemma dell’iscrizione Albo-Cassa è stato molto dibattuto negli anni più recenti. Da una parte i sostenitori della obbligatorietà dell’iscrizione alla Cassa professionale come soluzione all’avvertita esigenza che gli avvocati abbiano ab initio una specifica tutela previdenziale; dall’altra i sostenitori del “liberismo” della professione in senso ampio e pertanto sganciata da qualsiasi status previdenziale di natura coercitiva e quasi sanzionatoria.

Il dibattito si è riacceso negli ultimi mesi in quanto nel testo della legge di riforma dell’ordinamento della professione forense licenziato alla Camera dei Deputati sono stati inseriti, a larga maggioranza, i commi 8, 9 e l0 all’articolo 21 che introduce, nel sistema attuale, una rilevantissima novità perché è previsto che l’iscrizione agli Albi determina la contestuale iscrizione alla Cassa Forense.
Più precisamente i commi in questione così recitano:
Comma 8: L’iscrizione agli Albi comporta la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense.
Comma 9: La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, con proprio regolamento, determina, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, i minimi contributivi dovuti nel caso di soggetti iscritti senza il raggiungimento di parametri reddituali, eventuali condizioni temporanee di esenzione o di diminuzione dei contributi per soggetti in particolari condizioni e l’eventuale applicazione del regime contributivo.
Comma 10: Non è ammessa l’iscrizione al alcuna altra forma di previdenza se non su base volontaria e non alternativa alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense.
La chiara lettera della legge soffoca sul nascere gli inutili allarmismi di qualcuno.
Il legislatore, almeno questa volta, non sembra essere stato uno sprovveduto.
Ed infatti, all’obbligo di iscrizione di tutti gli avvocati alla loro Cassa di previdenza ha fatto seguire una importante precisazione, ossia che l’ingresso nel sistema previdenziale forense di quei professionisti non ancora iscritti (ed oggi sono un esercito di oltre 60.000) non dovrà e non potrà avvenire tout court ma determinando minimi contributivi ad hoc (per i soggetti che non raggiungano i parametri reddituali) e condizioni temporanee di esenzione dai contributi o di diminuzione degli stessi per soggetti che si trovino in particolari condizioni.

(di Massimo Carpino)

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