Ord. forense

ORD. FORENSE - MP, «Mercato e concorrenza secondo Renzi» al centro del dibattito tra i Partner del network il 12 marzo 2015 a Roma. Il punto di vista di Frattallone.

(da MondoProfessionisti.eu, newsletter anno X - numero 42 - chiusa in redazione: giovedì 05 marzo 2015 alle ore 16:00)
 
Abbiamo incontrato a Palazzo Lavaggi-Sanfelice, sede di «View net Legal», Salvatore Frattallone che presiede il Board of Directors del network forense. 
Che ne pensa delle misure che il Premier Renzi e il Ministro Guidi intendono varare, come deciso nella riunione del Consiglio dei Ministri n° 51 dello 20 febbraio scorso? «Il delicato tema sarà discusso da tutti i Partners di View net Legal, che si riuniranno - unitamente al Consiglio Direttivo Nazionale del network - a Roma, il prossimo 12 marzo 2015. Il provvedimento governativo è stato salutato con favore dall’Antitrust, mentre è già stato oggetto di altalenanti prese di posizione da parte di talune componenti dell’Avvocatura e dei rappresentanti di altre professioni, ora entusiastiche, ora aspre, spesso livorose e contraddittorie». 
Per Frattallone «il Paese è ingessato da troppo tempo, è stato privato della possibilità di crescere e di evolvere. Non si risolvono le difficoltà dei 300.000 avvocati italiani - cui sono state erose, progressivamente ma in modo incessante, quote rilevanti di spazi professionali - concedendo loro gli spazi sottratti nottetempo ad altre professionalità. Sono orgogliosamente avvocato e non voglio morire notaio». «Personalmente vedo con favore l’abolizione del divieto di pubblicità per i notai e anche l’ingresso negli studi legali di soci di puro capitale, altrimenti estranei alla compagine sociale, a patto che non svolgano alcun ruolo decisionale né concorrano a formarlo». 
Prosegue il Chairman, «in Italia gli studi professionali si concentrano ancora troppo sui business tradizionali, senza accorgersi che l’essere «digitali» dovrebbe rappresentare un valore aggiunto per le imprese clienti: dobbiamo recuperare efficienza interna e marginalità e sviluppare nuovo business, piuttosto che arrovellarci sulla necessità di presentare i preventivi agli assistiti o d’inibire società multiprofessionali. Da quando sono state abolite le tariffe, contrattare con il cliente il compenso «per fasi» è diventata una prassi quotidiana, uno strumento comodo e flessibile, al contrario di quanto si temeva in un primo momento, anche perché ci consente di calibrare le risorse professionali rispetto alle concrete esigenze del cliente». 
Incalza Frattallone dichiarando che «la scelta di Palazzo Chigi di abbattere il vincolo di appartenenza ad una sola associazione professionale forense e di togliere l’assoggettamento previdenziale dell’attività professionale svolta dagli Avvocati associati é inaccettabile. Gli avvocati sono la cerniera tra cittadini e imprese, da un lato, e sistema giudiziario, burocrazia e amministrazione, dall’altro: pensare di vanificarne l’operato, scardinando in radice il sistema delle libere professioni, destrutturandolo anche con la cancellazione dell’esclusiva per i legali dell'assistenza e della difesa negli arbitrati rituali e dell'assistenza stragiudiziale, risponde soltanto all’esigenza di favorire i poteri forti, cui il governo mostra purtroppo eccessiva sudditanza». 
Cosa aspettarci, dunque? Per l’avvocato Frattallone «il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, che porta la firma del Ministro per lo sviluppo Economico, Federica Guidi, va salutato con favore, poiché è volto a dare impulso alla competitività nel settore dei servizi professionali, sin troppo avvitato su se stesso ed incapace d’innovarsi. Dobbiamo chiederci a chi giovi avere studi professionali microbici, non in grado di reggere l’impatto con il mercato, che richiede specializzazione, apporto di saperi trasversali e investimenti in tecnologia, editoria elettronica e gestionali all’avanguardia? Credo che «fare rete» sia l’unico progetto serio cui dedicarsi. Le imprese, del resto, hanno ben presente l’importanza dei concetti di filiera, d’investimento e di rete». 
Mercato e concorrenza, insomma, restano punti nodali anche per i Partners del network View net Legal. 
«La riunione capitolina di giovedì 12 sarà presieduta dall’avvocato Alberto Bagnoli, Presidente del network. Discuteremo anche delle varie iniziative che abbiamo in cantiere. Alla riunione» - conclude Frattallone - «parteciperanno anche molti nuovi Studi che, in questi mesi, abbiamo incontrato. Dopo il recente ingresso dei Colleghi di Brescia, anche affermati altri studi legali di Ancona, Firenze, Latina, Bergamo e Teramo ci hanno chiesto di aderire all’Alliance. La forza della nostra rete risiede proprio nella capacità di essere interlocutori privilegiati di aziende, enti e professioni. Questo richiede competenze diversificate, tecnologia, lavoro di squadra e presenza sul territorio. E noi disponiamo di tutti e quattro questi ingredienti». 
Appuntamento a Roma, dunque, per discutere di mercato e delle attività dell’innovativa rete professionale.  

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