Escrito por Avv. Salvatore Frattallone. Publicado en Ordinamento forense
IL SOLE 24 ORE, Professionisti. Il Consiglio di Stato dà seguito alla sentenza della Corte Ue sulla liberalizzazione. Il decoro non entra nella tariffa. Gli Ordini non possono più valutare i prezzi col parametro della dignità
Il decoro non è più un parametro valido per verificare le tariffe professionali. Lo sottolinea il Consiglio di Stato con la sentenza 22 gennaio 2015 n° 238, generata da un ricorso dell’Ordine dei geologi, ma estensibile a tutte le professioni. Si discuteva infatti delle sanzioni dell’Autorità garante della concorrenza (Antitrust), irrogate perché l’Ordine aveva adottato criteri e parametri per determinare tariffe. Quindi, una situazione identica a quella di altre professioni collegiate (avvocati, notai, professioni tecniche). Il problema è sorto con il Dl 223/2006 (articolo 2), che ha eliminato i minimi tariffari: minimi che secondo l’Antitrust non possono essere reintrodotti attraverso principi deontologici di corretto comportamento. Ora, con questa sentenza del Consiglio di Stato, i prezzi praticati dai professionisti non sono più oggetto di una verifica di decoro deontologico, concludendo un percorso che ha coinvolto la Corte di giustizia Ue.
Continuar leyendo
Imprimir
Correo electrónico
Escrito por Avv. Salvatore Frattallone. Publicado en Ordinamento forense
LA CAPORETTO DEL CONSERVATORISMO FORENSE, NELL'EPOCA DI INTERNET.
(da www.mondoprofessionisti.it newsletter n° 201 del 17.11.2014, rubrica "L'opinione",
di Salvatore Frattallone, Chairman of View net Legal network)
Lo scontro con l'Antitrust ha radici lontane e questo non è che l'epilogo d'una battaglia più ampia. La pronuncia dell'AGCM e la condanna a pagare quasi un milione di euro rappresentano la più grave disfatta nella storia ordinistica in Italia, una vera e propria Caporetto. Le cause della sconfitta, senza scomodare Senofonte, sono riassumibili nell'incapacità di saper cogliere in modo adeguato gli irreversibili cambiamenti del tempo, nell'epoca della «Società dell'informazione»: la realtà italiana è mutata radicalmente, in questi ultimi due decenni. Così è per il mercato, ed altrettanto è a dirsi per le attitudini dei consumatori ed anche di enti ed imprese, di rapportarsi con il mondo dei servizi legali, sfruttando internet, la telefonia mobile ed altri innovative maniere di comunicare (tra cui applet e socialnetwork), consentite, ed anzi favorite, dall'insorgere di nuove tecnologie dell’informazione. Ma così pure è a dirsi per il modo e per gli strumenti con cui si esercita la professione forense.
Continuar leyendo
Imprimir
Correo electrónico