RESP. SANITARIA - StarBene, "Come imporre la mia volontà sulle cure".
Mi hanno detto che il testamento biologico non ha ancora valore legale. Ma allora, in che modo posso avere il rispetto delle mie scelte sui trattamenti medici?
(da Starbene n° 18 del 18.04.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 12)
«Non esiste ancora una legge sul testamento biologico e, quindi, la volontà del paziente rischia di non essere considerata valida. In Italia, infatti, non è ancora stata ratificata la Convenzione di Oviedo,», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova, «secondo la quale i desideri precedentemente espressi a proposito di interventi medici devono essere tenuti in considerazione,
anche se poi, al momento di effettuarli, il paziente non è in grado di esprimere la sua volontà. La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato un disegno di legge che disciplina le Dat (Disposizioni anticipate di trattamento), grazie alle quali i maggiorenni capaci di intendere e volere, in previsione di una futura incapacità, potranno esprimere le proprie preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche (comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali). Tali disposizioni potranno essere disattese dal medico solo qualora sussistano motivate e documentabili possibilità, non prevedibili all’atto della sottoscrizione, di poter (in modo alternativo rispetto alle esclusioni decise dal paziente) conseguire concreti miglioramenti delle condizioni di vita. Però, fino a quando non vi sarà approvazione della legge da parte del Parlamento i medici potranno non rispettare le tue volontà».