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RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Sono rimasto vittima di un caso di cybercrime: posso pagare il riscatto per riavere i miei dati sanitari, criptati da un virus?".

StarBene n° 52 del 19.12.2016 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Aprendo un'e-mail che sembrava provenire da un amico ho danneggiato degli importanti dati sanitari memorizzati nel pc. Ora mi è arrivata una richiesta di riscatto per riavere i dati criptati dal virus. Posso pagare o commetto un reato?

(da StarBene n° 52 del 19.12.2016, rubrica 'Sportello dei diritti del paziente', pag. 12)

«In caso di 'cybercrime' non c'è alcun divieto di pagare il riscatto, perché sei stato il bersaglio dell'attivazione di un virus telematico che ha criptato i dati presenti nella memoria del tuo pc: il sistema informatico è stato infettato e poi sei stato vittima di una condotta estorsiva», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. «Questo ricatto, però, non pregiudica la tua vita o la tua incolumità quale persona fisica, ma un tuo bene: i tuoi dati sanitari.

Mentre nei confronti della vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, la legge n° 82/1991 (art. 1) stabilisce che l'autorità giudiziaria può disporre il sequestro dei beni appartenenti al sequestrato e ai suoi familiari, nel tuo caso sei la persona offesa e puoi pagare liberamente. Difficilmente però potrai recuperare il tuo denaro: non è possibile sbloccare i file senza l'aiuto dell'hacker, che sa come rendere difficile la sua individuazione. In più, in Italia solo alcune assicurazioni tutelano la sicurezza dei dati e il rischio della loro perdita». 

 

Tags: salvatore frattallone, view net legal , Antonello Sini, Monte Titano, menzogna

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