Resp. sanitaria

RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "E' lecita la maternità surrogata?".

Starbene n° 01 del 26.12.2016 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Non riesco ad avere figli. Nei social ci sono molte donne che offrono l’utero in affitto, ma io e mio marito pensiamo di andare all'estero e poi registrare il figlio come nostro. È lecito?

>>> La maternità surrogata è vietata in Italia . In Russia, Ucraina, Gran Bretagna, Grecia, California e India è invece consentita per legge.

(da StarBene, n° 1 del 26.12.2016, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 14)

«No, è reato perché la legge n° 40/2004 punisce chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova.

«In alcuni Stati stranieri è consentita per legge e, una volta che il piccolo è nato, viene rilasciato un ‘certificato di nascita’ che attesta il status genitoriale della coppia, che va accompagnato anche dalla autorizzazione della madre naturale, nonché dalla 'informazione di relazione genetica con il feto' sviluppatosi nel grembo della madre portatrice. Qualora se ne chiedesse la trascrizione in Italia, si dichiarerebbe come 'proprio' il figlio partorito in realtà dalla madre surrogata e, anche se quel certificato non riporta il nome della madre naturale ed è conforme alla normativa estera, non lo sarebbe per la nostra legge. Infatti, è reato (art. 495 c.p.) dichiarare o attestare falsamente al pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona o alterare lo stato civile di un neonato, mediante false certificazioni e false attestazioni (art. 567 c.p.). Saresti sanzionabile penalmente anche se richiedessi la semplice trascrizione dell’atto di nascita del piccolo, perché indurresti in errore l'ufficiale dello stato civile, chiedendogli di formare un atto di nascita sapendo che è falso: in Italia la ‘gestazione per conto di altri’ è sempre vietata e gli atti formati all'estero non possono essere trascritti se sono contrari all'ordine pubblico. E' anche accaduto che la richiesta di trascrizione da parte di una coppia italiana non sia stato ritenuta reato perché i 'neogenitori' si erano limitati a esibire in ambasciata l'atto di nascita già formato dalle autorità straniere, senza dichiarare nulla circa la genitorialità naturale (Cass. Pen., n° 13525/2016): ma il rischio di sanzioni penali resta alto».

Tags: salvatore frattallone, Frattallone & Partners Law Firm, risarcimento danni, Roma, Modena, Padova, maternità surrogata, utero in affitto, trascrizione, Italia

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