Resp. sanitaria

RESPONSABILITÀ SANITARIA - ObiettivoSalute, "Chi è responsabile delle infezioni ospedaliere?".

infezioni ospedaliere

(da Obiettivo Salute, rubrica: L'Avvocato risponde, ed. del 08.11.2016)

Mia sorella è stata ricoverata in un ospedale, dove era stata operata al cuore. E’ morta per  shock settico, pare che in terapia intensiva ci sia stata un’infezione, che aveva già contagiato un’altra paziente. Posso fare causa all’ospedale o denunciare qualcuno per avere i danni?

Risponde l’Avv. Salvatore Frattallone del Foro di Padova e con Studio anche a Roma e a Modena (www.frattallone.it)

«Sì, é un caso di «mala gestio» dell’infezione nosocomiale e puoi sporgere denuncia per omicidio colposo nei confronti di ignoti o promuovere la causa civile verso la struttura sanitaria. Spetta a chi dirige l’ospedale nonché al medico responsabile del reparto predisporre le linee guida, allo scopo di evitare che insorgano e si propaghino infezioni nosocomiali», risponde l’Avvocato Salvatore Frattallone, del Foro di Padova. «Loro inoltre devono anche predisporre adeguati mezzi di prevenzione e di bonifica,

perché l’igiene deve essere garantita in concreto e va mantenuta la sterilità degli ambienti ospedalieri e delle persone che vi lavorano, anche adottando le precauzioni nel contatto con i pazienti. Serve la testimonianza dei prossimi congiunti delle vittime, che possono riferire al giudice la scarsa pulizia e cura nei locali: le carenze organizzative sono indici di trascuratezze verso la tua parente. é anche importante comprendere se davvero la paziente è deceduta a causa del fenomeno epidemico nosocomiale, come pure verificare se il reparto doveva andare completamente chiuso, per consentirne la  radicale disinfezione, o se la paziente che si era già infettata é stata spostata in una camera separata. La Suprema Corte ha precisato, in un caso simile al tuo, che all’apparire di una infezione nosocomiale non si deve chiudere tutto il reparto, ma solo in casi estremi ed eccezionali, talvolta potendo bastare l’isolamento dei pazienti che hanno già mostrato sintomi infettivi (Cass. Pen., Sez. IV, n° 25689/2016). é’ fondamentale isolare il batterio. L’insorgenza di una grave infezione non rappresenta un evento eccezionale tale da scagionare medici e struttura dalle loro responsabilità, dato che non è paragonabile a un fulmine che colpisce imprevedibilmente l’ospedale uccidendo il paziente ricoverato. I medici, il direttore sanitario e anche la struttura sanitaria (che ospita i pazienti gravemente  immunodepressi) rispondono di omicidio colposo. Anche verso la clinica puoi agire penalmente, perché si tratta del responsabile civile, tenuto a risarcire, assieme agli imputati, i danni provocati alla parte civile. Quindi, se viene accertata la colpa sanitaria, per non avere previsto adeguati protocolli, misure di vigilanza, istruzioni, al fine di prevenire la diffusione di infezioni nosocomiali nel reparto, oltre alla condanna degli imputati puoi anche chiedere al giudice di liquidarti una somma a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva, quale acconto sul maggior danno subito».

Tags: Padova, Monte Titano, EcoTechno Park, tra gli affreschi del 500, Corte d’assise d’appello di Palermo, canale italia, notizie oggi

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