RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Il mio datore di lavoro può accedere ai miei dati sanitari?".
Il mio datore di lavoro mi ha lasciato intendere di sapere che sono gravemente malata, ma io non lo avevo detto a nessuno, lo sanno solo i medici che mi hanno in cura. Ha titolo per accedere ai miei dati sanitari?
(da StarBene n° 50 del 05.12.2016, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 14)
≪Il tuo datore non ha titolo per accedere al tuo dossier sanitario telematico e, se lo ha fatto, ha commesso un reato perché il Garante della privacy ha vietato a soggetti non autorizzati di conoscere i tuoi dati, che sono sensibili: puoi denunciarlo e chiedergli i danni≫, risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. ≪Il portale web Progetto Tessera Sanitaria è protetto e, per motivi di cura, possono accedervi solo il tuo medico di base, medici ospedalieri, farmacisti e infermieri.
Dal gennaio 2016, nel portale vengono inseriti anche dati per ragioni tributarie, allo scopo di integrare, in dichiarazione dei redditi, le spese sanitarie e mantenere aggiornate le banche dati delle Regioni, delle Asl, del Ministero dell’economia e delle finanze e quello della Salute. Agenzia delle entrate, Caf e commercialisti non vedono il dettaglio delle singole spese ma solo dei dati aggregati e, se delegati dal contribuente, il totale delle spese sanitarie detraibili. Soltanto tu puoi consultare «in chiaro» tutte le voci che ti riguardano. Nonostante ciò, non è escluso che, con la complicità di un medico, un infermiere, un farmacista o un funzionario amministrativo, il tuo datore di lavoro abbia illecitamente reperito informazioni sul tuo stato di salute. Se vuoi una maggiore privacy, puoi opporti all’invio al Ministero dell’economia e delle finanza delle tue spese sanitarie (accedendo all’apposita area riservata del relativo portale), così come puoi farle cancellare e opporti alla loro divulgazione. Il diritto opposizione spetta anche al tuo coniuge e ai figli maggiori di 16 anni fiscalmente a carico≫.
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