RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Il medico di base ha sbagliato diagnosi e mi ha dato una cura sbagliata. Chi paga?".
«Mi sono sentita male e sono andata dal mio medico di base che mi ha visitato, ma non ha capito che avevo un’ischemia cerebrale. Così mi ha dato una cura sbagliata e io ho riportato dei danni. Chi ne risponde?»
(in Starbene, n° 37 del 05.09.2016, Sportello dei diritti del paziente)
«L’Azienda sanitaria locale», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. «L'ASL è responsabile civilmente (art. 1228 c.c.) degli errori diagnostici che il medico generico commette,
purché le prestazioni erogate al suo assistito, come è successo nel tuo caso, rientrino tra quelle garantite per legge: visite ambulatoriali e/o a domicilio, diagnosi delle patologie e prescrizione di terapie. Il tuo debitore, quindi, è l’Asl: per fornire le prestazioni mediche di tipo generico si avvale dei medici di base, suoi dipendenti, che assistono i pazienti per conto e nell'interesse dell’Azienda Sanitaria stessa (Cass. Civ., Sent. n° 6243/2015). Quando hai scelto un medico generico, infatti, ti sei affidata alle cure di uno di quelli messi a disposizione dall’Asl, rispetto alla quale il tuo medico è un ausiliario. Proprio per questo, la responsabilità civile per i danni da lui causati ricade sull’ente pubblico, che puoi citare in giudizio per ottenerne il risarcimento. Nella causa tu dovrai provare che eri in cura da quel medico, documentare quale cura ti ha prescritto e quali danni hai subito. Spetta all’ASL dimostrare che questi non sono derivati dall’errata diagnosi della malattia e dalla cura inadeguata».
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