RESP. SANITARIA - StarBene, "Hanno legato mio padre al letto".

StarBene n° 22 del 16.05.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

L'ho trovato immobilizzato e sedato nella struttura dove è ricoverato. Mi hanno detto che era molto agitato e volevano evitare che si strappasse la flebo. É legale quello che hanno fatto?

(da Starbene n° 22 del 16.05.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 12)

«La contenzione fisica è una misura temporanea ed eccezionale, messa in atto con mezzi meccanici che limitano la capacità di movimento volontario di una persona assistita. Tali misure non sono illegali, poiché sono considerate appropriate se c'è un pericolo grave e immediato per l’incolumità fisica del paziente», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova. «La contenzione deve però costituire un rimedio estremo e, se risulta del tutto ingiustificata, diventa una condotta perseguibile penalmente (ex art. 571 del Codice Penale).

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RESP. SANITARIA - StarBene, "Operata di alluce valgo, dopo un anno il dito è di nuovo storto...".

StarBene n° 21 del 09.05.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Il chirurgo ha utilizzato una tecnica chianata 'scarf', ma evidentemente non era quella più idonea al mio caso. Posso chiedere un risarcimento?

(da Starbene n° 21 del 09.05.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 12)

«La tecnica 'Scarf' è utilizzata nei casi di deviazioni importanti dell'alluce e si effettua intervenendo sul metatarso, senza asportare elementi articolari e ossei. È una tecnica di difficile esecuzione e presenta un alto livello di complicanze, tra cui l'accorciamento di un dito del piede (35% dei casi), difetti di rotazione (30%) o, come nel tuo caso, una recidiva della deformità (25%). Questi possibili effetti indesiderati devono essere illustrati al paziente preventivamente», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova, «in modo che possa dare il suo consenso informato all'intervento.

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RESP. SANITARIA - StarBene, "Sono di nuovo mamma dopo la sterilizzazione".

StarBene n° 19 del 25.04.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Avuto il quarto figlio ho deciso di farmi "chiudere" le tube. Ma due anni dopo sono rimasta di nuovo incinta. I medici non mi avevano avvisata del rischio. Faccio causa?

(da Starbene n° 19 del 25.04.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 10)

«Puoi fare causa perchè non sei stata ben informata sui possibili esiti dell'intervento. Quando una donna sceglie di ricorrere alla sterilizzazione (o 'legatura tubarica') deve ricevere tutte le informazioni circa le modalità e i rischi connessi a questa scelta contraccettiva, almeno 30 giorni prima di sottoscrivere il consenso informato, in modo che possa valutarne attetamente tutti i risvolti», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova. «Infatti,

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RESP. SANITARIA - StarBene, "Come imporre la mia volontà sulle cure".

StarBene n° 18 del 18.04.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Mi hanno detto che il testamento biologico non ha ancora valore legale. Ma allora, in che modo posso avere il rispetto delle mie scelte sui trattamenti medici?

(da Starbene n° 18 del 18.04.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 12)

«Non esiste ancora una legge sul testamento biologico e, quindi, la volontà del paziente rischia di non essere considerata valida. In Italia, infatti, non è ancora stata ratificata la Convenzione di Oviedo,», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova, «secondo la quale i desideri precedentemente espressi a proposito di interventi medici devono essere tenuti in considerazione,

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RESP. SANITARIA - StarBene, "Mio padre è deceduto dopo un'operazione".

StarBene n° 17 del 11.04.2017 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

In ospedale non c'erano sacche di sangue e non hanno potuto effettuargli le trasfusioni. L'urgenza solleva la struttura dalle sue responsabilità?  

(da StarBene, n° 17 del 11.04.2017, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, pag. 12)

«Per definizione, l'ospedale deve essere organizzato in modo tale da poter affrontare anche interventi non programmati, in condizioni di totale sicurezza, al fine di salvare la vita di una persona. L'urgenza è perciò prevista», spiega Salvatore Frattallone, Avvocato LL.M. del Foro di Padova, «e, quando si verifica,

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