Resp. sanitaria

MINORI - Trattamento fiscale per trasferimenti ai figli minori decisi in sede di separazione o divorzio.

Agenzia delle Entrate, Circolare 21.06.2012, n° 27

Gli atti di trasferimento immobiliari a favore dei figli, eseguiti dai genitori in sede di procedimenti di separazione o divorzio, comportano l'esenzione di cui all'art. 19 L. n° 74/1987 anche in caso di accordo di consensuale, in forza del quale un coniuge - proprietario, in tutto o in parte, dell'ex casa coniugale - disponga il trasferimento della nuda proprietà dell’immobile alla prole.
Non solo, dunque, gli atti "interni" allo svolgimento giudiziario della vicenda, ma altresì le alienazioni in favore dei figli effettuate in separata via "negoziale", come già ammesso, in giurisprudenza, dalla Corte di Cassazione, con la Sent. n° 11458/2005, in riferimento alla pronuncia della Consulta attinente a patti di contenuto patrimoniale di cui i figli siano i beneficiari, stipulati dai coniugi nell'ambito della regolamentazione complessiva della vicenda coniugale (cfr. Co.Cost. 15.04.1992 n° 176, 25.02.1999 n° 41 e 11.06.2003 n° 202).

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MINORI - Separazione dei coniugi, provvedimenti riguardo ai figli, ascolto di minori e onere di stringente motivazione.

Cass. Civ., Sez. I, Sent., 17.05.2012 n° 7773

Quando si pronunciano decisioni riguardo alla prole nell'auspicio che l'affidamento induca i genitori a conformare i rispettivi comportamenti a modelli tendenzialmente più maturi e responsabili, in contrasto con la situazione di fatto che già li contrappone in campo educativo, allora vengono sacrificate le reali ed attuali esigenze della prole.
Così come accadeva - ricorrendo alla mitologia greca classica - allorquando il brigante soprannominato Procuste (cioè "lo stiratore", poi ucciso da Teseo) aggrediva i viandanti sulla via per Atene, straziandoli con un martello su di un'incudine rocciosa a forma di letto, tormentandoli se troppo corti o amputando loro gli arti sporgenti dal famigerato letto: la Cassazione, nella pronuncia qui sotto riportata, ha richiamato la forza esemplare del mito, per sottolineare come vada censurato ogni tentativo di sperimentazione, sulla pelle della prole.

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MINORI - L'induzione a mostrare i genitali è violenza sessuale sul minore.

Cass. Pen., Sez. III, Sent. 28.06/29.08.2012 n° 33362

La compromissione della sfera sessuale della persona offesa minorenne si verifica anche nell'ipotesi in cui quest'ultima sia costretta o indotta solo a mostrare gli organi genitali per soddisfare un impulso sessuale dell'autore della condotta che commette l'abuso.
Questa interpretazione è molto rigorosa e trae origine dalla nozione di "atto avente rilevanza sessuale" in materia di pedopornografia.
In tale ipotesi, infatti, è ricompresa, alla stregua degli artt. 600-ter e 600-quater c.p., anche la mera esposizione degli organi genitali dei bambini a fini sessuali.
L'orientamento è volto a conferire una più ampia salvaguardia alla sfera sessuale dei minori, in particolare di quelli in tenera età: il compimento di abusi sessuali in danno del bambino può infatti influire negativamente sul suo processo formativo.
Quindi anche la semplice induzione d'una bambina a esibire i suoi genitali, per trarne l'appagamento di un impulso sessuale, assurge a tentativo di compiere atti sessuali con minore.

Cass. Pen., Sez. III, Sent. 28.06/29.08.2012 n° 33362

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MINORI - Convegno a Milano sull'affido condiviso, 05.06.12

CONVEGNO
Associazione Giovani Avvocati Milano – Palazzo di giustizia

"AFFIDAMENTO CONDIVISO E DISPARITÀ DEI DIRITTI"

05.06.2012 - ore 14.00/18.00
Tribunale Milano
- Salone Valente - Via Freguglia 14

 

Con il patrocinio di
“Fondazione Movimento bambino onlus”
“Figli per sempre onlus”
“Movimento femminile per la parità genitoriale”

 

Chairman:
Avv. Marcello Adriano Mazzola, Presidente Agam, Sez. Aiga di Milano

Relatori:
Avv. Maria Paola Mastropieri, Foro di Ivrea, "Applicazione e prassi della legge n. 54/06 sull’affidamento condiviso”

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MINORI - Escussione di p.o. minore per reati sessuali, perizia e nullità nel giudizio abbreviato.

Corte di Cassazione, Sez. III Penale, Sentenza 06.12.2011/08.02.2012 n° 4939

È nulla la perizia con cui è stato escusso il minore p.o. di reati sessuali, se la psicologa nominata dal G.U.P. non ha consentito che il difensore dell'imputato, che aveva chiesto di potervi assistere, partecipasse alle operazioni peritali da una saletta attigua, collegata telematicamente a quella in cui si svolgeva l'incidente probatorio? L'eventuale nullità attiene alla violazione del diritto di difesa? È superabile detto vizio se l'audizione è stata videoregistrata e il materiale della perizia psicologica è stato posto a disposizione della parte?
Per la Cassazione, al difensore che ne abbia fatto richiesta
spetta il diritto di assistere alle operazioni peritali e l'impedimento dell'esercizio di tale diritto si traduce, a prescindere dalla presenza o no dei C.T.P., a nullità di ordine generale attinente all'assistenza dell'imputato.

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