RESPONSABILITÀ SANITARIA - ObiettivoSalute, "Se l'odontoiatra causa un danno".

Obiettivo salute

(da Obiettivo Salute, rubrica: L'Avvocato risponde, ed. del 05.11.2016)

Mi sono sottoposto a delicate cure odontoiatriche, estrazione di un premolare e installazione di un ponte, che però non hanno risolti i miei problemi perché mi è comparsa una fistola oro-antrale. Posso chiedere indietro i soldi pagati al dentista e vedermi risarcito un danno per il dolore al volto, la cefalea e le secrezioni nasali?

Risponde l’Avv. Salvatore Frattallone del Foro di Padova e con Studio anche a Roma e a Modena (www.frattallone.it)

«Sì, puoi chiedere la condanna dell’odontoiatra a restituirti le somme che gli hai versato, così come a risarcirti i danni conseguenti all’insoddisfacente prestazione professionale. In tema di responsabilità professionale sanitaria, il paziente può fare causa all’odontoiatra se le cure non sono state “risolutive” rispetto alla patologia lamentata (ad esempio, la comparsa di una via di comunicazione tra bocca e naso, nella zona dell’estrazione dentale)», spiega l’Avvocato Salvatore Frattallone, del Foro di Padova. «Nel giudizio devi fornire prova che c’è stato un contratto (o che ti sei rivolto a lui: il cosiddetto “contatto sociale”)

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RESPONSABILITÀ SANITARIA - ObiettivoSalute, "Chi deve eseguire la pulizia dei denti?".

Obiettivo salute

(da Obiettivo Salute, rubrica: L'Avvocato risponde, ed. del 02.11.2016)

La mia dentista lascia sempre che della rimozione del tartaro e dello sbiancamento se ne occupi l’assistente alla poltrona, che è anche molto brava. Ma può farlo?

Risponde l’Avv. Salvatore Frattallone del Foro di Padova e con Studio anche a Roma e a Modena (www.frattallone.it)

«No, se l’assistente alla poltrona dell’odontoiatra esegue l’attività di ablazione del tartaro, la lucidatura delle arcate dentarie, l’ispezione del cavo orale o rileva direttamente le impronte dentarie del paziente, si rende responsabile del delitto  di esercizio abusivo della professione», risponde l’Avvocato Salvatore Frattallone, del Foro di Padova. «Soltanto un medico odontoiatra può compiere queste attività o, quanto alle prime due, può farlo un igienista dentale,

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RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Posso denunciare l'infermiere che ha rimosso il gesso provocando una ferita a mia figlia?".

StarBene n° 46 del 07.11.2016 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Togliendo il gesso alla mia bambina di 8 anni, che si era fratturata una gamba, un infermiere le ha provocato una ferita che ha lasciato una brutta cicatrice. Posso denunciarlo per chiedergli i danni o devo fare causa all'ospedale?

(da StarBene, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, n° 46 del 07.11.2016, pag. 14)

«Hai la facoltà di agire in sede civile oppure di sporgere querela in sede penale. Se decidi di promuovere il giudizio civile devi rivolgerti a un legale e citare la struttura sanitaria, mentre se sporgi querela contro l'infermiere puoi farlo anche da sola, in quanto genitore che esercita la potestà sulla figlia minore», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova«L'ospedale risponde in forza del contratto "di spedalità",

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RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Ho contratto un'infezione durante un trapianto di cornea: a chi posso chiedere i danni?".

StarBene n° 44 del 24.10.2016 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Per riacquistare il visus all'occhio destro mi sono sottoposta a un trapianto di cornea, ma ho contratto un'infezione che pare derivi dall'organo del donatore. Ho perso la vista dell'occhio e ho un'invalidità permanente del 30%: a chi posso chiedere i danni?

>>> Il personale sanitario e amministrativo impegnato nelle attività di prelievo e di trapianto deve garantire l'anonimato del donatore e del ricevente.

(da StarBene, n° 45 del 31.10.2016, Sportello dei diritti del paziente, pag. 13)

«Puoi agire civilmente citando in giudizio il medico che ti ha operato, la banca delle cornee e anche il centro trapianti», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. «Se non è stato effettuato il dovuto controllo ‘a monte’, il centro trapianti dove sei stata operata è il primo a rispondere della tua infezione, perché

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RESPONSABILITÀ SANITARIA - ObiettivoSalute, "Posso fumare all'esterno dell'ospedale?".

Obiettivo Salute, articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone

Gentile Avvocato, sono stata ricoverata per un certo periodo in un reparto di ortopedia del policlinico universitario. Essendo una fumatrice esco in giardino per qualche sigaretta ma sono stata ripresa e mi è stato detto che esiste un divieto generalizzato che comprende anche le parti esterne degli ospedali. Ma è vero?

(da ObiettivoSaluteTv.it, Pubblica Sanità, L'Avvocato Risponde, 20.10.2016) 

Risponde l’Avvocato Salvatore Frattallone, del Foro di Padova, Roma (www.frattallone.it)

«Non completamente: le sigarette sono diventate off-limits se ti trovi a fumare in una delle ‘pertinenze esterne’ dei presidi ospedalieri pediatrici o dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia, come pure nelle relative aree all’aperto delle strutture universitarie ospedaliere e degli IRCCS (gli ‘Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, molti dei quali sono privati. 

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