PRIVACY - Starbene, "Ho un familiare con patologia geneticamente trasmissibile e vorrei la p.m.a.: posso chiedere una diagnosi preimpianto?". (2)
La donazione del seme o degli ovuli, dietro compenso, è ancor oggi vietata. Ancora in vigore il divieto di accesso alla fecondazione assistita per i single e le coppie omosessuali.
"Sono sposata da anni, ma non riesco ad avere un figlio. Mi sono sottoposta ad esami e risulto fertile, ma mio marito vorrebbe ricorrere alla fecondazione assistita perché ho un familiare con la sindrome di DiGeorge, geneticamente trasmissibile. Posso chiedere una diagnosi pre-impianto per stare tranquilla?"
(in Starbene, n° 21 del 16.05.2016, Sportello dei diritti del paziente)
«Sì: il divieto, che era previsto dall’art. 4 della legge 19 febbraio 2004 n. 40, è caduto a seguito della sentenza n. 96/2015 della Corte Costituzionale», risponde Salvatore Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. «Oggi è ammessa la procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo sia nel caso in cui sussista una patologia che è causa di sterilità o d’infertilità assolute e irreversibili, sia quando si tratti di coppie fertili, ma con patologie genetiche trasmissibili ai figli, come nel tuo caso. Infatti, uno dei fini della p.m.a. è quello di evitare il rischio di trasmettere ai figli la malattia genetica di cui uno o entrambi i genitori sono portatori e la vostra famiglia si potrà perciò giovare della apertura determinata dalla recente decisione della Consulta. Peraltro, sono state dichiarate incostituzionali anche le norme della legge n. 40/2004 che non prevedevano la possibilità di accedere alla p.m.a. con diagnosi genetica pre-impianto alle coppie fertili, portatrici di malattie geneticamente trasmissibili rispondenti ai criteri di gravità che consentono l’accesso all’aborto terapeutico. Insomma, ciò che ti era precluso neanche un anno fa, oggi ti viene riconosciuto e si traduce nella libertà di accesso a tutte le tecniche di p.m.a.: nel rispetto del diritto alla salute, tuo e del nascituro»,